Le OO.SS. FP CGIL, CISL FP e UIL PA allertate dai lavoratori della Procura e del Tribunale di Lagonegro hanno scritto ai capi di detti Uffici al fine di porre in essere le misure urgenti previste dal protocollo COVID 19 dopo aver appreso che un collega dipendente della Procura di Lagonegro è risultato positivo al test fatto qualche giorno fa. Purtroppo la situazione è stata sottovalutata nei giorni scorsi allorquando sono state adombrate misure che limitavano i movimenti in Procura senza allertare in maniera corretta le autorità competenti ed impedire anche agli altri colleghi della Procura, del Tribunale, degli avvocati e della numerosa utenza che frequenta il Palazzo, di frequentare gli ambienti sospettati del rischio contagio. Il lavoratore, residente a Sala Consilina, che è stato trovato positivo al test del COVID 19 era stato tra i componenti del gruppo di catecumeni che hanno partecipato ad un ritiro spirituale in un hotel di Atena Lucana, in Campania, e precisamente il 28, 29 e 1 marzo u.s., dove poi si è appresa la notizia del decesso di uno dei partecipanti, residente a Bellizzi, contagiato da COVID 19. La preoccupazione dei lavoratori è legata anche al fatto che lo stesso viaggiava con altri colleghi, con mezzi pubblici, e si spera sia in corso la ricostruzione della catena dei contatti al fine di accertare che non ci siano altri contagiati con sintomi evidenti o portatori sani. Gli Uffici Giudiziari di Lagonegro saranno chiusi nei giorni di lunedì e martedì per la programmata sanificazione ma per le attività urgenti ed indifferibili sarà comunque previsto un contingente minimo di personale che dovrà garantire il presidio. Le OO.SS. esprimono piena solidarietà ai lavoratori convolti in prima linea nella situazione di emergenza che si è venuta a creare a Lagonegro ed auspicano che anche negli altri luoghi di lavoro siano prese misure drastiche per impedire che la situazione degeneri. Si auspica che al più presto il Ministro della Giustizia intervenga con un provvedimento drastico che preveda la sospensione dei termini processuali e metta tutti i lavoratori in condizioni di operare con il lavoro AGILE. Non possono essere i lavoratori a pagare le inefficienze dell’amministrazione che non è in grado, anche in condizioni ordinarie di ascoltare le sollecitazioni di parte sindacale ad adottare modelli organizzativi per favorire lo SMART-WORKIG. Figuriamoci in questa situazione di emergenza