Nell’incontro in video conferenza che si è svolto oggi tra le organizzazioni sindacali e la direzione dell’azienda ospedaliera San Carlo di Potenza sono state affrontate le diverse criticità che attraversano la nostra sanità in questo momento di grande emergenza che mette a dura prova il sistema sanitario regionale. Abbiamo ribadito la priorità di garantire elevati livelli di sicurezza per tutti gli operatori, chiesto l’immediata attuazione del necessario e non più rinviabile rafforzamento del personale attraverso proroghe e nuovo reclutamento, sollecitato l’attivazione dello smart working per le lavoratrici e i lavoratori che ne abbiano fatto richiesta nonché evidenziato la necessità di assumere linee di indirizzo univoche nell’autorizzare la fruizione dei congedi ex lege 104 e parentali da parte dei dipendenti alla luce del disegno di legge approvato nella notte.
Evidenziando lo sbandamento innescato tra le lavoratrici e i lavoratori, abbiamo chiesto il ritiro della nota con la quale la direzione aziendale invita gli operatori residenti fuori regione a permanere in via stanziale in Basilicata inducendo a una scelta tra il domicilio lavorativo e il luogo di residenza abituale. Pur cogliendo lo spirito dell’invito rivolto ai tanti operatori pendolari, è chiaro che tale nota ha disorientato i lavoratori che sono invitati a rimanere in Basilicata o ad astenersi dal lavoro per motivate ragioni che ne impediscano la permanenza qui, il che stride con le norme nazionali che sospendono perfino le ferie dei sanitari per far fronte all’emergenza in atto.
Le indicazioni contenute nella nota contrastano con l’ordinanza numero 5 del presidente della Regione Basilicata, pure citata nell’oggetto, che fa salve proprio le comprovate esigenze lavorative quale causa giustificativa degli spostamenti dal proprio domicilio o abitazione. Non rientra certo nelle competenze dell’azienda porre limitazioni alla mobilità al momento inesistenti sostituendosi al legislatore nazionale e al governo regionale.
Con questo provvedimento anziché garantire la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano in condizioni di stress e senza i dovuti dpi e assicurare l’implementazione del personale già carente, si rischia di sguarnire ulteriormente l’azienda ospedaliera di personale, mettendo sotto ulteriore stress il rimanente personale che già con grande spirito di abnegazione e sacrificio ha garantito la tenuta del nostro sistema sanitario. E tutto ciò mentre ancora non si hanno risposte sulle modalità con cui si intende dare attuazione al piano straordinario di assunzioni previsto dal dl 14 marzo per far fronte all’emergenza Covid 19.
Per queste ragioni abbiamo chiesto al direttore generale Massimo Barresi di ritirare la nota in questione e l’avvio di ogni utile e necessaria azione volta a rafforzare l’organico affinché il nostro sistema sanitario non si trovi impreparato di fronte agli sviluppi della pandemia da Covid 19.