Il comune di Lavello con provvedimento del Dirigente del Settore affari Generali dell’8 maggio scorso, sulla scorta di quanto deliberato dalla Giunta comunale con delibera del 10 marzo, ha stabilito l’assunzione a tempo determinato di un istruttore direttivo amministrativo cat. D, attingendo da una graduatoria a tempo indeterminato vigente tenuta dall’Amministrazione comunale, dando altresì atto dell’impossibilità di assumere l’altra unità pure prevista per indisponibilità degli idonei inseriti in graduatoria. Tale unità è stata assegnata all’Ufficio Contenzioso e addetta allo svolgimento delle mansioni già ricoperte da un ex operatore di Polizia Municipale cat. C a cui nel luglio 2019 era stato mutato a sua richiesta il profilo in istruttore amministrativo, proprio in quanto già assegnato al settore III Ufficio contenzioso. Detto dipendente in prosieguo, a seguito di procedura alla mobilità verso altro ente, conclusasi nel mese di gennaio 2020, è stato trasferito. La CGIL FP manifesta tutte le proprie perplessità sulla legittimità dell’assunzione a tempo determinato di categoria D, che in concreto è stata assegnata a mansioni già svolte da un dipendente di categoria C. La circostanza che l’idonea sia stata assegnata a un incarico prima coperto da un dipendente di categoria C fa presumere che l’esigenza funzionale sottesa all’assunzione fosse quella di coprire la carenza di organico di categoria C. Riflessione che trova fondamento anche nella circostanza che dal piano dei fabbisogni, approvato a novembre 2019 non è in alcun modo dichiarata la carenza in organico di “istruttore direttivo amministrativo”, né per converso nell’atto programmatorio è prevista, per i prossimi due anni, cioè sino a tutto il 2022, alcuna assunzione di tale profilo, ma solo di istruttori contabili. E’ legittimo pertanto chiedersi, in base ai principi di trasparenza e buon andamento della PA ex art. 97 della Costituzione, quale sia l’interesse pubblico all’assunzione, sia pure a tempo determinato di personale di Categoria D, quando la relativa necessità non è mai stata nemmeno enunciata nel piano dei fabbisogni e di assegnarlo a svolgere mansioni prima assolte da un dipendente di categoria C.
Vogliamo ribadire che la rigidità delle vecchie dotazioni organiche è stata sì sostituita da una maggiore flessibilità del piano dei fabbisogni, ma la ratio introdotta dalla normativa non presuppone un’indiscriminata discrezionalità in deroga allo stesso piano dei fabbisogni adottato. In ultimo, sottolineiamo che la determinazione del fabbisogno deve tenere conto dell’articolazione dei professionisti per ruolo, categorie e profilo e che pertanto non è possibile sostituire una D a una C o viceversa secondo logiche di esigenze temporanee e mutate decisioni estemporanee di utilizzare un profilo D “assorbente” al suo interno i due distinti profili C e D. Tanto al netto della circostanza, irrilevante per la scrivente Organizzazione Sindacale, che la neo assunta sia la figlia del Sindaco in carica. Abbiamo invitato l’amministrazione, infine, ad attuare una modifica del piano dei fabbisogni, prevedendo lo sdoppiamento in due part time del posto per agente di polizia municipale a tempo pieno. A tal proposito, abbiamo posto l’attenzione sulla circostanza che il profilo di agente di polizia municipale, categoria C, al contrario di quello di istruttore direttivo amministrativo sulla cui assunzione abbiamo sovraesposto le nostre perplessità, è previsto nel piano dei fabbisogni dell’ente e che è esistente e vigente una graduatoria del Comune di Lavello che avrebbe potuto dare una rapida risposta, seppur parziale, alle esigenze assunzionali programmate dallo stesso ente e ritenute necessarie, secondo le previsioni del fabbisogno triennale, per il buon andamento della macchina amministrativa. Proprio alla luce delle dichiarate difficoltà a procedere alle assunzioni 2020 a causa dei ritardi nei concorsi a seguito della pandemia in atto, ci saremmo aspettati la motivata modifica del piano dei fabbisogni con la categoria C full time trasformata in due part time e lo scorrimento della graduatoria per agente di polizia municipale per sopperire, almeno in parte, alle esigenze dell’Ente e trovare un’immediata risposta alle carenze di personale cui si cerca di trovare panacee.