A rimetterci sono sia i lavoratori che il comporto agricolo a cui dovrebbe essere a servizio
Continua lo sbando in Alsia. L’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura paga una inadeguata struttura di vertice a discapito sia del personale, che continua a subire danni professionali ed economici, sia del comparto a cui l’ente dovrebbe essere a servizio.
Dopo la sostanziale bocciatura dell’amministrazione dell’Alsia da parte dell’Oiv (Autorità regionale per la valutazione e il merito) per le performance del 2021, avendo rilevato fondate “riserve espresse dal personale dipendente”, l’immotivato e grave ritardo nella consegna all’Oiv del ciclo delle performance 2022 e 2023 per la valutazione, la delibera dell’Anac (Autorità nazionale Anticorruzione) che ha “accertato il comportamento ritorsivo assunto dalla direzione Alsia nei confronti di un dirigente e del personale incardinato nella sua area”, comminando una sanzione al direttore di 10 mila euro, un nuovo episodio di “non gestione” si apre sul traballante ente.
Il direttore infatti è “scaduto”, a norma di legge, lo scorso 29 settembre, tanto che l’Alsia ha emesso l’atto di licenziamento a far data dal 30 settembre. È da evidenziare che il direttore aveva assunto ad interim anche l’incarico di dirigente di ben due delle cinque aree dell’Alsia, con molte perplessità sull’opportunità e sui possibili conflitti di interesse, oltre che di un accentramento quasi monocratico che non consentiva di seguire le tante attività di cui i dirigenti delle due aree devono occuparsi.
Nonostante la data finale del mandato di direttore fosse ampiamente prevista, prima della sua naturale scadenza, né il direttore né la dirigente responsabile del personale hanno prodotto alcun atto che consentisse di evitare all’Agenzia una “vacanza” nella dirigenza. A oggi, infatti, il personale non ha ricevuto alcuna comunicazione, con richieste di ferie e missioni senza autorizzazione, con molte attività programmate bloccate, perché necessitano di operare in campo o sul territorio regionale. Anche questo ulteriore episodio denota un comportamento “irresponsabile” non solo del direttore che, semplicemente, si dilegua senza nessuna comunicazione, ma anche della dirigente amministrativa.
Chiediamo pertanto alla giunta regionale della Basilicata di nominare con urgenza il nuovo direttore, cui spetterà il non facile compito di affrontare le numerose criticità amministrative e provare a disinnescare il contenzioso legale a cui il personale è ormai avviato, o nelle more della nomina, al solo fine di garantire la continuità delle attività istituzionali, chiediamo di affidare temporaneamente i predetti incarichi ad altro direttore generale regionale o dirigente regionale individuato dalla stessa Regione. Si tratterebbe di un atto di responsabilità e di buon senso da parte della Regione che a oggi nulla ha fatto per evitare questa situazione di criticità nonostante le varie audizioni di sindacati e personale in Consiglio e nelle Commissioni regionali.
Potenza, 7 ottobre 2024
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